Comunicato stampa

Itinerari Gramsciani 2014

Si apre il 27 giugno 2014 la XVIII edizione degli “Itinerari gramsciani”. L’apertura avverrà presso la sala stampa dell’Aula Magna dell’Unical con inizio alle ore 16.30. Proseguirà a Civita il giorno 4 luglio prossimo – presso la palestra comunale – e, successivamente si sposterà a San Costantino Albanese (Potenza), per concludere, la parte italiana, a Plataci il giorno 19 luglio. Nel corso della manifestazione conclusiva si svolgerà anche la III edizione del Premio Mediterraneo di pittura  “Maria Brunetti”.

Il 26 e 27 luglio l’intera fase degli “Itinerari” si svolgerà in Albania, nella provincia di Gramsh con cui è in atto un gemellaggio tra il capoluogo di quella provincia ed il comune di Plataci. In quella occasione, Antonio Gramsci J. Assieme a Mario Brunetti presenterà il suo ultimo libro “ Storia di una famiglia rivoluzionaria” che racconta, anche con notizie inedite, la storia dei suoi familiari.
Come si evince dal programma, l’edizione di quest’anno degli “itinerari” avrà un respiro di alto valore internazionale, che sottolinea come l’iniziativa annuale dell’Istituto mezzogiorno Mediterraneo si va sempre più qualificando come unica( o tra le pochissime) manifestazioni nel Mezzogiorno, che mantiene ancora aperta la necessità di un rilancio del Sud come grande “questione mediterranea”.
Questo elemento assume rilevanza enorme nel momento in cui la questione del Mezzogiorno è stata espunta da ogni programma di Governo per cui regioni importanti come la Calabria, nella loro disgregazione che ha raggiunto limiti di insopportabilità rischia di finire alla mercè della criminalità organizzata che ne sta facendo una pattumiera di scorie micidiali che producono malattie pericolose e morte.
Di fronte a questa drammatica realtà, che non lascia speranze soprattutto ai giovani, la proposta che lancia la Fondazione MeMe, di una Regione jonica che valorizzi il patrimonio culturale nell’area che va dalla Magna Grecia (Sibaritide-Pollino) si collega all’area balcanica ove sono insediati popoli con la stessa matrice linguistica degli arberesh, può essere una possibilità importante per la Calabria, ma soprattutto per l’Alto Jonio Cosentino per riaprire con l’altra sponda una scommessa che ridia dignità a popolazioni che hanno dato tanto agli avvenimenti storici più significativi dal movimento risorgimentale ai nostri giorni.
Dice l’on. Brunetti – Presidente dell’Istituto Mezzogiorno Mediterraneo – che nel momento in cui il Mezzogiorno è stato dimenticato dalle forze politiche e dalle istituzioni, l’ipotesi di “Regione jonica” può rilanciare una nuova strategia meridionalista in rapporto dialogico con il Mediterraneo in cui nuove forme di cooperazione possano riaprire una scommessa sul futuro.

 

L’UFFICIO STAMPA DEL MEME